In soli due mesi, l'autovelox di strada Fontaneto a Chieri ha scatenato un vero e proprio terremoto tra i cittadini, sfornando oltre diecimila multe, tra cui una donna che ne ha ricevute incredibilmente 48! La comunità è sul piede di guerra e il sindaco insiste sulla legalità delle misure. Scopriamo insieme i dettagli di questa controversa vicenda che sta facendo discutere tutta la città.
La bufera dell'autovelox di Fontaneto
Da quando è stato rinnovato lo scorso 10 febbraio, l'autovelox di strada Fontaneto non ha smesso di far parlare di sé. Rachele Sacco, consigliera comunale dell'opposizione, denuncia: "Prima controllava una sola direzione, ora sorveglia il traffico da entrambi i lati. Inoltre, l'apparecchio è nascosto dietro un palo e la segnaletica è tutt'altro che conforme alle norme". La situazione è diventata così critica che i residenti si sono ribellati, preoccupati per l'impatto economico e psicologico di ricevere montagne di verbali con mesi di ritardo rispetto alle violazioni. La tensione è palpabile e la città è divisa tra chi chiede misure più eque e chi invoca il rispetto delle regole.
Il caso più eclatante è quello di una cittadina, che ha ricevuto ben quarantotto multe, sommando una spesa di circa cinquemila euro e la perdita di tre punti sulla patente per ogni sanzione. Di fronte a questa situazione, i cittadini, incluso chi svolge lavori di consegna o servizi di emergenza, si stanno organizzando per presentare ricorsi, sostenendo che gli autovelox utilizzati non siano nemmeno omologati.
La risposta del sindaco e le prospettive future
Nonostante le critiche, il sindaco Alessandro Sicchiero rimane fermo sulla posizione dell'amministrazione: "Non faremo mai passi indietro sulla sicurezza stradale. Le misure che abbiamo adottato sono corrette e basate sul buon senso". Sicchiero ribadisce che non esistono irregolarità nella segnaletica e che tutto è conforme alle direttive del ministero dell'Interno. L'incidenza delle infrazioni è stata solo del 3,21% rispetto ai passaggi totali, un dato che il sindaco ritiene dimostri l'efficacia delle politiche per la sicurezza.
Guardando al futuro, la preoccupazione rimane alta tra i cittadini di Chieri. Con migliaia di multe ancora da recapitare, e senza possibilità di annullamento, il malcontento potrebbe crescere. Il sindaco conclude con un appello alla responsabilità collettiva: "È ingiusto e irresponsabile condonare comportamenti pericolosi. Dobbiamo ricordare che la sicurezza su strada salva vite". Con più di tremila persone decedute in incidenti stradali in Italia nel solo 2022, la questione diventa ancora più pressante.
Questa vicenda di Chieri diventa un simbolo di come le politiche sulla sicurezza stradale possano diventare un punto di frizione tra cittadini e amministrazioni, sollevando questioni importanti su come bilanciare enforcement e equità.