Perché Argylle di Vaughn batte Kingsman come spettacolo supremo

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By Djamila Lazri Pubblicato il 2 Febbraio 2024 7h00
Perché Argylle di Vaughn batte Kingsman come spettacolo supremo
Perché Argylle di Vaughn batte Kingsman come spettacolo supremo

Quando si tratta di reinventare il genere spionistico con un tocco di comicità irresistibile, Matthew Vaughn non si tira mai indietro. La sua ultima creazione, ARGYLLE, si posiziona come la sua opera più divertente e sorprendente dall'esordio di KINGSMAN, nonostante non raggiunga la perfezione del predecessore. Preparatevi a un'avventura in cui la linea tra realtà e fiction diventa sfocata, e dove l'azione e l'umorismo si fondono in un cocktail esilarante che vi terrà incollati allo schermo.

Un viaggio rocambolesco nel mondo dello spionaggio

In ARGYLLE, Vaughn si lancia in un'odissea narrativa che spazia dal comico all'assurdo, seguendo le vicissitudini di Elly Conway (interpretata da una brillante Bryce Dallas Howard), una scrittrice di romanzi d'espionaggio rosa che si ritrova inaspettatamente nel mirino di un'agenzia di spionaggio malefica. I suoi libri, infatti, sembrano prevedere eventi reali, attirando su di lei attenzioni indesiderate. La trama si arricchisce quando un enigmatico spia solitaria (Sam Rockwell) decide di intervenire, proteggendo Elly in un turbinio di avventure che confonde ulteriormente la già labile distinzione tra realtà e finzione. Questa premessa, ricca di colpi di scena e sviluppi imprevedibili, si svolge in un viaggio narrativo lungo oltre due ore, pieno di momenti di pura commedia e azione spettacolare.

Nonostante le ambizioni elevate, ARGYLLE non è esente da difetti. Le scene d'azione, seppur visivamente impressionanti e creative, come una memorabile rissa su un treno o una fusillata romantica tra i fumogeni, sono talvolta minate da effetti visivi sottotono e fondali digitali poco convincenti. Questi aspetti tecnici, insieme a una certa mancanza di coesione estetica, finiscono per detrarre dal valore complessivo dell'opera, nonostante l'indiscutibile competenza tecnica e il budget notevole a disposizione.

Il duo dinamico che ruba la scena

Al centro di ARGYLLE brillano le performance di Sam Rockwell e Bryce Dallas Howard, il cui talento e alchimia reciproca elevano significativamente il film. Rockwell, con il suo stile unico e il tempismo comico impeccabile, interpreta un personaggio che sembra fatto su misura per lui. Howard, d'altra parte, offre una rappresentazione straordinariamente esagerata e fuori dal tempo, infondendo al film gran parte del suo fascino e originalità. Le loro interazioni, sia verbali che fisiche, costituiscono probabilmente gli highlight dello spettacolo, rendendo ARGYLLE un'avventura cinematografica da non perdere.


Nonostante alcuni difetti tecnici e una certa tendenza all'eccesso, ARGYLLE rappresenta un passo audace e divertente nel mondo del cinema di spionaggio per Matthew Vaughn. Con un cast stellare che include, oltre ai già menzionati, nomi del calibro di Samuel L. Jackson, Henry Cavill, Brian Cranston, Dua Lipa e John Cena, questo film promette risate, azione e intrattenimento di alto livello. Non lasciatevi sfuggire l'occasione di immergervi in questo spettacolare intreccio di realtà e finzione, disponibile nelle sale dal 1 Febbraio.

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Mi chiamo Mila, sono una redattrice appassionata nel campo della finanza per Primissima.it. La mia avventura nel mondo finanziario è iniziata durante i miei studi universitari in Economia e Gestione delle Imprese. Da allora, mi dedico alla scrittura e all'analisi di tendenze di mercato, strategie di investimento e notizie economiche, con l'obiettivo di rendere i concetti finanziari accessibili a tutti.

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