Non crederai a cosa la Banca d’Italia fa con le vecchie banconote !

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By Djamila Lazri Pubblicato il 1 Aprile 2024 17h30
Non crederai a cosa la Banca d'Italia fa con le vecchie banconote !

In un'epoca in cui l'eco-sostenibilità diventa sempre più un imperativo, una novità sorprendente arriva dal cuore dell'economia italiana. La Banca d'Italia, in collaborazione con la BCE, sta esplorando frontiere inaspettate nel riutilizzo delle banconote usurate: trasformarle in materiali da costruzione. Un'iniziativa che promette di ridurre drasticamente l'impatto ambientale dell'istituzione, ridando vita a ciò che una volta veniva considerato semplice rifiuto. Ma come è possibile che i resti di vecchie banconote possano trovare nuova vita in mattoni e intonaco? Immergiamoci in questa incredibile avventura di sostenibilità e innovazione.

Da rifiuto a risorsa : il nuovo volto delle banconote dismesse

Nel 2022, la Banca d'Italia ha ritirato dalla circolazione e successivamente triturato 638 tonnellate di banconote, un quantitativo non indifferente che solleva interrogativi su come gestire efficacemente tali rifiuti. Tradizionalmente destinati alla termovalorizzazione, questi frammenti di carta moneta potrebbero presto assumere un ruolo inaspettato nel settore edilizio. La collaborazione con la facoltà di Ingegneria dell'Università di Napoli Federico II ha portato alla creazione di mattoni e intonaci sperimentali, incorporando questi insoliti aggregati. I risultati preliminari sono promettenti, indicando un miglioramento nelle proprietà di resistenza del materiale.

La sperimentazione non si ferma alla mera fattibilità tecnica; si spinge oltre, esplorando l'implementazione su scala industriale. L'obiettivo è chiaro: dimostrare che l'innovazione può convivere con la sostenibilità, trasformando un problema di gestione rifiuti in una soluzione ecologica ed economica per l'edilizia. Inoltre, questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di riduzione dell'impronta ambientale della Banca, che vede già un calo delle emissioni di gas serra e un uso più razionale delle risorse.

Un impegno verso il futuro : riduzione dell'impatto ambientale

Nel suo ultimo Rapporto Ambientale, la Banca d'Italia ha delineato i propri sforzi nel ridurre l'impronta ecologica, registrando una riduzione del 2% nelle emissioni di gas serra rispetto all'anno precedente. Questo progresso è parte di un impegno più ampio che vede l'istituto impegnato nella finanza sostenibile e nella lotta ai cambiamenti climatici. I progetti in cantiere per la riduzione dei consumi energetici e l'adozione di fonti rinnovabili sono solo alcune delle iniziative che sottolineano questa direzione.

Parallelamente, la Banca d'Italia sta riducendo il consumo di risorse non rinnovabili e incrementando l'efficienza energetica dei propri edifici. Dall'introduzione di impianti di climatizzazione più efficienti all'installazione di luci a LED, ogni azione contribuisce alla visione di un futuro più verde. Inoltre, il coinvolgimento in ricerche sulla mobilità sostenibile e lo smart working dimostra un approccio olistico alla sostenibilità, che va oltre il semplice ambito finanziario, mirando a un impatto positivo complessivo sull'ambiente.

Questi sforzi riflettono un cambio di paradigma nell'approccio alle operazioni quotidiane, ponendo le basi per un domani in cui le istituzioni finanziarie giocano un ruolo attivo nella salvaguardia del pianeta. Con progetti come la trasformazione delle banconote dismesse in materiali da costruzione, la Banca d'Italia si posiziona all'avanguardia di questo movimento, dimostrando che è possibile unire innovazione, economia e sostenibilità in un circolo virtuoso che beneficia tutti.

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Mi chiamo Mila, sono una redattrice appassionata nel campo della finanza per Primissima.it. La mia avventura nel mondo finanziario è iniziata durante i miei studi universitari in Economia e Gestione delle Imprese. Da allora, mi dedico alla scrittura e all'analisi di tendenze di mercato, strategie di investimento e notizie economiche, con l'obiettivo di rendere i concetti finanziari accessibili a tutti.

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