Vuoi continuare a lavorare dopo la pensione ? Ecco cosa fare senza violare la legge !

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By Djamila Lazri Pubblicato il 28 Aprile 2024 10h30
Vuoi continuare a lavorare dopo la pensione ? Ecco cosa fare senza violare la legge !

Vuoi sapere come mantenere un'attività lavorativa pur essendo in pensione, senza violare la legge e mettere a rischio i tuoi benefici previdenziali? Leggi qui per scoprire le strategie legittime per aumentare i tuoi introiti senza incappare in sanzioni!

Il divieto di cumulo tra lavoro e pensione : cosa devi sapere?

Il panorama previdenziale italiano impone severe restrizioni sui pensionati che desiderano continuare a lavorare. Le normative vigenti, quali Quota 100, Quota 102, Quota 103 e Ape Sociale, stabiliscono chiaramente che chi riceve una pensione da queste misure non può svolgere attività lavorative regolari, sia autonome che subordinate.

Questa misura è stata introdotta per garantire che i benefici delle pensioni anticipate non vengano cumulati con altri redditi da lavoro, preservando l'integrità del sistema previdenziale. Chi decide di ignorare queste regole, e viene scoperto, rischia di dover restituire tutti gli assegni previdenziali incassati, un rischio non indifferente per la propria stabilità economica.

Come superare legalmente il divieto di cumulo?

Non tutto è perduto per i pensionati che desiderano arrotondare i loro introiti. La soluzione esiste ed è completamente legale: il lavoro autonomo occasionale. Questo tipo di contratto permette di svolgere attività lavorative senza vincoli di subordinazione e rispettando i limiti imposti dalla legge, specificamente sotto il tetto di 5mila euro annui.

Una volta raggiunta questa soglia, il lavoratore e il committente sono tenuti a versare contributi INPS. Il lavoratore contribuisce con l'11,24 percento del compenso, mentre il committente contribuisce con il 22,48 percento. Per i pensionati, la quota è ancora più specifica: il 24 percento del totale, con una distribuzione di 16 punti percentuali a carico del committente e 8 a carico del lavoratore. Questi contributi vengono versati utilizzando il modello F24.

Inoltre, è essenziale che il lavoro venga dichiarato correttamente, specificando il compenso lordo, le ritenute fiscali computate applicando un’aliquota del 20 percento, e i contributi previdenziali dovuti alla Gestione Separata Inps. Questo assicura che anche la remunerazione netta sia calcolata correttamente, evitando future complicazioni fiscali o previdenziali.

Nonostante le rigide regole, esistono modi per i pensionati di continuare a lavorare, rispettando la legge e garantendo un extra nel proprio bilancio mensile. Essere informati è il primo passo verso una gestione sicura e proficua della propria situazione lavorativa e pensionistica.

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Mi chiamo Mila, sono una redattrice appassionata nel campo della finanza per Primissima.it. La mia avventura nel mondo finanziario è iniziata durante i miei studi universitari in Economia e Gestione delle Imprese. Da allora, mi dedico alla scrittura e all'analisi di tendenze di mercato, strategie di investimento e notizie economiche, con l'obiettivo di rendere i concetti finanziari accessibili a tutti.

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